Post

Commemorati a Como i soldati transilvani della Grande Guerra

Immagine
Sabato 10 Febbraio  presso la Parrochia Ortodossa Romena di Como ,  si è svolta la  dei caduti transilvani sepolti in città . Un grazie al Parroco Cristian Prilipceanu , per la collaborazione e disponibilità dimostrata nell'ospitare questo evento , alla Console di Romania Dott.ssa Kiseleff  ed a S.E. il Questore Vicario Dott Eliseo Nicolì per la loro presenza a questo evento di commemorazione e ricordo.

Commemorazione soldati transilvani a Como

Immagine
Sabato 10 Febbraio 2018 con inizio alle ore 10.00 presso la Chiesa Ortodossa Romena di Como ( Piazza Roma, 46) si svolgerà la commemorazione dei caduti della Grande Guerra di origine transilvana i cui corpi riposano nella città di Como. L'evento è promosso dal Gruppo di Lavoro per il Centenario della Grande Guerra e l'Unità Nazione della Romania, coordinato dal Dottor Marco Baratto , in collaborazione con il Consolato di Romania a Milano e la Parrocchia Ortodossa Romena di Como .    L'evento prevede la recita della preghiera per i defunti da parte del sacerdote ortodosso romeno Padre Cristian Prilipceanu ed a seguire gli interventi del rappresentante del Consolato Generale di Romania a Milano, del Coordinatore del Gruppo di Lavoro per il Centenario della Grande Guerra e delle autorità comunali di Como.  Questo appuntamento è un altro tassello della cammino intrapreso dal 2014 dal Gruppo di lavoro per il Centenario della Grande Guerra e l'Unità

IL RUOLO DELLA MONARCHIA NELLA STORIA ROMENA

Immagine
Michele I di Romania, nato da Michele di Hohenzollern-Sigmaringen, ha lasciato questa vita , assistito e confortato dalla fede, era il penultimo Capo di Stato vivente della seconda guerra mondiale. Marito della Principessa Anna di Borbone di Parma, sorella del Principe Michele, consorte di S.A.R. la Principessa Reale Maria Pia di Savoia. Re Michele era nipote , per via materna , di Irene di Grecia, moglie quest’ultima di Aimone di Savoia Aosta Al momento di salire per la prima volta al trono,  non aveva ancora sei anni e fu di fatto prevista per lui la reggenza. Nuovamente principe ereditario fino al 1940 , quando venne proclamato Re di Romania, guidò la Romania negli turbolenti della seconda guerra mondiale. Nel 1944, comprendendo che la situazione politica internazionale ed interna doveva cambiare , per il bene della Nazione romena , rovescio il regime del Maresciallo Antonescu, dopo la resa alle forze armate sovietiche de settembre 1944. Nel Marzo del 1945 fu costretto, anche per

RE MICHELE DI ROMANIA :TESTIMONE OCULARE DEL SECOLO BREVE

Immagine
Michele I di Romania , nato Michele di Hohenzollern-Sigmaringen, ha lasciato questa vita , assistito e confortato dalla fede era il penultimo Capo di Stato della seconda guerra mondiale. marito della Principessa Anna di Borbone di Parma, sorella del Principe Michele, consorte di S.A.R. la Principessa Reale Maria Pia di Savoia. Re Michele era nipote , per via materna , di Irene di Grecia, moglie quest'ultima diAimone di Savoia Aosta Al momento di salire , per la prima volta al trono non aveva ancora sei anni e fu di fatto prevista per lui la reggenza. Nuovamente principe ereditario fino al 1940 , quando venne proclamato Re di Romania. Guidò la Romania negli turbolenti della seconda guerra mondiale. Nel 1944 comprendendo che la situazione politica internazionale ed interna doveva cambiare , per il bene della Nazione romena , rovescio il regime del Maresciallo Antonescu. Dopo la resa alle forze armate sovietiche de settembre 1944. Nel Marzo del 1945 fu costretto, anche per pre

LA ROMANIA NELL'ANNO DEL CENTENARIO

Immagine
Nel breve volgere di un mese , il popolo e la comunità rumena sia in Patria sia presente in Italia sarà chiamata a fare memoria del proprio passato e del proprio futuro. Il 30 Novembre, con la ricorrenza di Sant’Andrea Apostolo, si ricorda il legame tra le terra romena e la cristianità, ribadendo come un popolo ed una nazione non può fare “nulla senza Dio” e celebrando la ricorrenza dei cittadini romeni all’estero.  Un elemento, quello della comunità romena, sempre più caratteristico delle nostre realtà urbane e non. Una presenza non solo economica e produttiva ma anche culturale e religiosa, come dimostrano le oltre 100 parrocchie della Chiesa Ortodossa, la significativa testimonianza delle comunità greco cattoliche e ancor di più la sempre più marcato servizio di numerosi sacerdoti cattolici (rito latino) nelle diverse diocesi d’Italia alcuni dei quali a capo di parrocchie che, senza questa presenza sarebbero senza sacerdote.  Il 1 dicembre, poi, con l’annive

LA LINGUA ISTRO ROMENA PATRIMONIO LINGUISTICO ANCHE ITALIANO?

Immagine
Il 31 Agosto viene celebrata la giornata della lingua romena , forse i tempi sono maturi  per affrontare un tema che potrebbe essere interessante e sul quale è opportuno il parere di linguisti. La questione è semplice :la lingua romena può essere annoverata tra quelle che compongono il patrimonio linguistico minoritario italiano? Ponendola , di fatto al pari del Croato, dello Sloveno, dell'Albanese e delle altre lingue minoritarie storiche italiane? Le domande , come dicevo sono complesse e meritano attenzione, certamente dal punto di vista storico è bene ricordare che questa lingua (il romeno) nella sua variante istro romena fu parte del patrimonio linguisto almeno fino al 1947 quando la cessione dell'Istria alla Jugoslavia fece finire (limitatamente al suolo italiano) l'esperienza della scuola Valdarsa in Istria.  La scuola voluta dall'apostolo della cultura Istro Romeno Andrea Glavina , definto dal grande linguista Matteo Giulio Bartoli , come un grand

L'Italia sostenga la Romania per il seggio non permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel il biennio 2020/2021

Nel mese di Giugno 2019 si terranno le votazioni per l'assegnazione di un seggio non permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2020-2021. Di questa partita sarà anche la Romania, sarebbe auspicabile che l'Italia sostenesse in questo sforzo la Nazione romena. La Romania ha una lunga tradizione diplomatica in ambito inte rnazionale basti ricordare nel passato la figura di Nicolae Titulescu , diplomatico e segretario della Società delle Nazioni nel 1930 e 1931. Durante i sue due mandanti l'azione della Romania si distinse nel contesto internazionale per una politica in favore della stabilità dei confini, delle buone relazioni tra paesi confinanti grandi e piccoli e dell'uguaglianza e del rispetto della sovranità tra le diverse nazioni. Principi che accanto alla pace e alla stabilità mondiale ben si adattano al mondo di oggi. Il sostegno dell'Italia sarebbe un doveroso atto verso una Nazione da sempre amica e leale anche